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Massaggio in acqua
un massaggio profondamente rigenerante

Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di liquido spostato Archimede di Siracusa (III secolo a. C.).

Il massaggio in acqua presenta delle peculiarità uniche che, adeguatamente utilizzate, consentono una profonda rigenerazione psico-fisica.

L'effetto più eclatante e immediato di questo tipo di massaggio è senz'altro il profondo rilassamento mentale indotto già dopo pochissimo tempo dall'inizio del trattamento. La mente infatti, grazie un potentissimo condizionamento neuroassociativo, sprofonda in un confortevole stato di relax-benessere molto simile a quello sperimentato nella vita pre-natale, ben impresso nel nostro inconscio, in cui si è dolcemente cullati nel caldo liquido amniotico materno all'interno di un ambiente avvolgente e dai suoni soffusi. E' in questi stati psico-fisici (bassi ritmi cerebrali) che l'organismo è in grado di attivare i propri processi rigenerativi. Ed è in questi stadi ipnotici, a ritmo cerebrale lento, che fioriscono visualizzazione, pensiero primario o associativo e quindi creatività e "illuminazioni".

Il massaggio in acqua agisce anche sul fisico in maniera diretta e incisiva. Innanzitutto, la sensazione di benessere generata nonchè l'azione meccanica dell'acqua sul corpo inducono la produzione di endorfine con un conseguente aumento della soglia del dolore e della benefica sensazione di piacere (effetto antidolorifico e di benessere).

La pressione idrostatica esercita un effetto mobilizzante sui tessuti superficiali (cute, adipe, tessuto muscolare, tessuto connettivo) e stimola i recettori cutanei (esterocettori). In tal modo i confini del corpo e i movimenti vengono percepiti e ridefiniti principalmente attraverso l'esterocezione e non, come accade nella vita gravitazionaria, attraverso i propriocettori (propriocezione). In acqua, infatti, le informazioni derivanti dal sistema propriocettivo vengono alterate dalla spinta di galleggiamento. Questa sensibilizzazione dell'esterocezione favorisce una miglior conoscenza dei propri confini corporei.

L'ambiente acquatico consente mobilizzazioni articolari più ampie e “multieffetto” . Ciò è reso possibile da:

  1. minor carico gravitazionale, grazie alla spinta di galleggiamento, che determina una minore coaptazione articolare
  2. rilassamento muscolare (riduzione del tono muscolare) dovuto all'azione massaggiante dell'acqua, alla diversa stimolazione dei propriocettori, al rilassamento psichico (mobilizzazioni neuroassociative) e al calore dell'acqua (in caso di acqua calda)
  3. maggior coscienza del proprio corpo, grazie all'aumentata sensibilità esterocettiva e quindi della capacità di abbandono fisico e alla consapevolizzazione e risoluzione di eventuali “blocchi articolari” inconsci (mobilizzazioni articolari propriocettive).
La rigenerazione e la corretta riattivazione funzionale articolare, in particolare delle “cerniere” caviglia, anca, cingolo pelvico, dorso-lombare, dorsali, cervico-dorsale, cervicali e cingolo scapolo-omerale, agevola l'acquisizione di una migliore postura e deambulazione.
Le ampie mobilizzazioni articolari facilitano da un lato il nutrimento articolare e quindi la rigenerazione, dall'altro il riassorbimento di eventuali versamenti intrarticolari.

La resistenza fisica (viscosità) espressa dall'acqua (se si raddoppia la velocità di un movimento in acqua la resistenza di quest'ultima quadruplica) rende i movimenti corporei lenti, controllati e prevedibili facilitando, in tal modo, ancor più il rilassamento fisico e psichico.

Il massaggio in acqua migliora la circolazione sanguinea e generale. La pressione idrostatica infatti riduce il calibro dei vasi circolatori periferici superficiali facilitando il reflusso venoso, linfatico e dei liquidi interstiziali (favorendo il riassorbimento di eventuali edemi).

Lo stato di rilascio delle tensioni muscolari e psichiche permette lo sblocco del muscolo diaframma agevolando così una respirazione fisiologicamente profonda. Nello stesso tempo, la pressione idrostatica costringe a un lavoro contro resistenza i muscoli inspiratori (il diaframma in particolare), allenandoli, e facilita una più completa espirazione attuando quindi una vera e propria rieducazione respiratoria, con tutti i benefici sull'intero organismo che ciò comporta.

L'ambiente ideale per il massaggio in acqua è silenzioso e caldo. Silenzioso così che il rilassante e soffuso suono dell'acqua funga da sottofondo musicale. Caldo in quanto occorre considerare che la conducibilità termica dell'acqua è 25 volte superiore a quella dell'aria (per questo motivo il corpo si raffredda molto più velocemente in acqua). Come è noto la temperatura corporea interna è di ca. 37 gradi mentre quella della cute è di 33-35 gradi. E' quindi bene che la temperatura dell'acqua in cui si esegue il massaggio sia non inferiore ai 30-32 gradi.
L'acqua salata inoltre possiede il vantaggio di un maggior galleggiamento corporeo che facilita l'esecuzione del massaggio, quella termale porta con sè le specifiche proprietà salutari.

Colui che esegue il massaggio dovrà possedere, oltre alle conoscenze teorico-pratiche relative alla tecnica di esecuzione del massaggio in acqua, un sufficiente grado di acquaticità (adattamento all'ambiente acquatico) nonch+è la capacità di "calibrarsi" sul massaggiato, così da svolgere al meglio il suo compito.

E' evidente dalla trattazione precedente che una seduta di massaggio in acqua sarà tanto più efficace quanto più saprà simulare la situazione intrauterina. Il massaggio dovrà quindi essere lento ma ritmato, mobilizzante, caldo e avvolgente. La durata del massaggio, dato il profondo stato di rilassamento suscitato nonchè il raffreddamento corporeo conseguente, non dovrà essere eccessiva (10-30 minuti).
Dopo una seduta di massaggio in acqua adeguatamente eseguita ne risulta un profondo stato di benessere rigenerativo fisico-psico globale, quale un vero "rebirthing" ("rinascita") naturale, piacevole e benefico (senza effetti collaterali), sia per il "ricevente" che per l'operatore.

Oltre che ovviamente in campo preventivo, il massaggio in acqua trova applicazione in numerose problematiche, acute e croniche, muscolo-scheletriche (recuperi funzionali post-traumatici/chirurgici, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, coxalgie, gonalgie, ernie del disco, contratture muscolari, artrosi ecc.), neuromuscolari/neuromotorie, circolatorie (patologie venose e linfatiche, idrarti traumatici, artriti ecc.). psichiche (stress, ansia, depressione ecc.) e di dispercezione corporea (anoressia, bulimia, gravidanza). Il massaggio in acqua trova particolare sinergia in campo riabilitativo all'interno di specifici programmi di rieducazione motoria in acqua (riabilitazione in acqua) o classici e di rieducazione posturale. Inoltre, il massaggio in acqua può essere efficacemente utilizzato in combinazione con altri tipi di massaggio ed in abbinamento a un corretto esercizio fisico. Infine, esso è particolarmente indicato per tutte l'età (dalla prima infanzia alla IV età).

Guarda il video di esempio del massaggio in acqua

Nel prossimo capitolo presenteremo le caratteristiche e le peculiarità del Massaggio TIB

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Pagina aggiornata il 03/12/2013
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